La storia
Il nome La Canzone del Mare si ispira al canto delle Sirene e all'episodio dell'Odissea in cui Ulisse, navigando al largo di alcuni scogli di un'isola, che molti riconoscono come Capri, si fece legare all'albero maestro dai suoi marinai per ascoltare il meraviglioso canto delle terribili Sirene, con il quale ammaliavano i malcapitati navigatori per poi ucciderli.
La Canzone del Mare rappresenta un pezzo importante della storia di Capri, essendo stata lo scenario di uno dei periodi più belli dell'isola: gli anni '50 e '60. Personaggi illustri, abituali frequentatori dell'isola, trascorrevano le giornate estive a prendere la tintarella intorno alla piscina stesi su sdraio e lettini.
Qui nascevano amori che finivano spesso alla fine dell'estate, si creavano nuovi sodalizi tra industriali e le ultime novità della moda, come i pantaloni taglio Capri o lo "scandaloso" bikini, che venivano indossati per la prima volta. Ancora oggi gli habituès, alla ricerca del glamour e allo stesso tempo della tranquillità e del relax, scelgono La Canzone del Mare.
La Canzone del Mare fu realizzata in un antico fortino incastonato nella roccia dalla famosa cantante inglese Gracie Fields che decise di passare la seconda metà della sua vita a Capri, in questo luogo magico dove era guarita da una malattia molto grave.
La Canzone del Mare fu intesa dunque come palcoscenico prediletto dove rifugiarsi e accogliere gli amici tra relax, lusso e divertimento.
Naturalmente tra le sue interpretazioni canore non poteva mancare il celebre brano del 1934 "The Isle of Capri" scritto da Jimmy Kennedy e musicato da Will Grosz, che descrive la struggente storia d'amore nata nelle ultime sere d'estate sotto il cielo e la luce della luna di Capri.